Come pulire i nostri piccoli amici

Il gatto è un animale pulito per istinto; lo vediamo trascorrere la maggior parte della sua giornata a leccarsi il pelo con estrema cura. Normalmente non è necessario fare il bagno al gatto a meno che non si tratti di un gatto da esposizione che richiede attenzioni particolari per mostrarsi sempre in forma smagliante.

Si ricorre all'acqua solo in situazioni particolari, nel caso che il gatto sia entrato in contatto con sostanze tossiche che devono essere eliminate immediatamente o si sia macchiato il pelo di fuliggine giocando troppo vicino al caminetto. Se il gatto è abituato a stare all'aperto è possibile che torni a casa troppo sporco per essere ripulito soltanto spazzolandolo. E' molto difficile mantenere intatta la colorazione del mantello anche facendo ricorso a bagni frequenti, questo perchè sia l'esposizione ai raggi solari, sia la saliva del gatto stesso, tendono a modificare le tonalità di colore. Un pelo scuro tende a diventare rosso, mentre uno bianco tenderà ad ingiallire.

Per quanto riguarda la pulizia delle orecchie, queste vanno pulite, prima o dopo il bagno con un batuffolo di cotone per rimuovere la sporcizia e il cerume, senza però andare in profondità con il rischio di ledere l'orecchio interno.

Per quanto riguarda il muso, è sufficiente un tampone di ovatta imbevuto d'acqua una volta al giorno, con particolare attenzione alla zona attorno agli occhi, che sono soggetti ad infiammazioni quali congiuntiviti.

Se decidete di fare il bagnetto al vostro gatto, cercate di abituarlo sin da piccolo, questo perchè sarà poi più semplice una volta divenuto adulto, "convincerlo" a farsi lavare.

Una valida alternativa al bagnetto, soprattutto quando il gatto risulta restio ad entrare in acqua, è lo shampoo a secco, che ha come unica controindicazione quella che va rimosso in maniera molto accurata, per evitare che quando poi il gatto ricomincia a leccarsi, possa inavvertitamente ingerire i residui dello shampoo stesso.